Scarcello: «Porto ed ex centrale Enel sono questioni da demandare al nuovo governo civico»
CORIGLIANO-ROSSANO – Sabato, 12 Ottobre 2018 – Pochi mesi ancora, sicuramente i più intensi, e poi la nuova città di Corigliano-Rossano avrà il suo primo governo eletto dai cittadini. Quello che stiamo vivendo oggi è un periodo di transizione amministrativa ed è opportuno, dunque, che le scelte strategiche per il territorio vengano riservate alla prossima Amministrazione comunale. A partire dalla obbligatoria rivisitazione del Piano strutturale associato per finire alla questione del sistema integrato dei trasporti, passando ovviamente da qualsiasi scelta che si vorrà declinare sul futuro del Porto di Schiavonea e dell’ex Area industriale Enel. Tutto, a questo punto, deve essere rimandato e consegnato nelle mani del nuovo Esecutivo civico per far sì che gli equilibri della campagna elettorale non siano condizionati da scelte non condivise.
È quanto sostiene il coordinatore cittadino di Corigliano-Rossano de Il Coraggio di Cambiare l’Italia, Vincenzo Scarcello, rivolgendo un appello al commissario prefettizio Domenico Bagnato affinché ponga un veto su eventuali fughe in avanti che potrebbero condizionare le scelte rispetto alle questioni che interessano la Città.
Nello specifico – dice Scarcello – è opportuno che, alla luce della mutata condizione amministrativa e sociale del territorio, si apra una discussione civica e politica attorno ai temi urbanistici e di sviluppo affinché tutti i cittadini, insieme, possano essere artefici e promotori di nuove idee maggiormente confacenti rispetto alle prospettive della nuova città.
Due casi su tutti, i più emblematici, – precisa – sono il Porto di Schiavonea e l’ex area industriale Enel di contrada Cutura. Due grandi questioni che la nuova Amministrazione comunale dovrà affrontare con coraggio e solerzia partendo proprio dall’ottica della nuova città. La grande zona portuale dovrà essere fulcro portante dell’economia marittima di Corigliano-Rossano e dovrà finalmente ambire ad essere struttura strategica nel Mediterraneo con una programmazione solida e definitiva sia per lo scalo merci che per quello ittico e turistico, in un quadro integrato di sviluppo.
Stesso discorso – aggiunge il coordinatore del CCI – vale per il riutilizzo dell’area Enel. È opportuno che il programma Futur-E varato dalla società energetica, finalizzato all’alienazione della centrale e che fino ad oggi ha camminato a stento e rilento si sospenda fino all’insediamento del nuovo Governo cittadino. Siamo tutti consapevoli che dalle sorti di quest’area industriale dipenderà buona parte della crescita e dello sviluppo economico della nuova città. Ed è proprio per questo che pensiamo sia opportuno, da parte di Enel innanzitutto, congelare per i prossimi otto mesi ogni decisione che possa interessare il polo industriale. Dobbiamo essere tutti partecipi in quel processo di cambiamento. I rappresentanti del Popolo che costituiranno il nuovo Consiglio comunale e la nuova Amministrazione comunale dovranno essere messi nelle condizioni di non subire scelte non condivise che potrebbero compromettere il destino di questo territorio. Crediamo che una posticipazione dei tempi di attuazione di Futur-E non scombinino i piani di Enel che, così facendo, avrebbe l’opportunità di dimostrare ancora una volta – conclude Scarcello – grande rispetto nei confronti di Corigliano-Rossano e dei suoi cittadini. ©CMPAGENCY