Sottoscritto a Roma l’accordo tra i presidenti Alfano e Graziano e il vicecoordinatore Gentile
ROMA – Venerdì, 3 Novembre 2017 – Nasce il patto federativo nazionale tra AP e CCI. L’accordo di cooperazione politico-elettorale, che amplia la schiera al Centro dei moderati italiani, liberaldemocratici e riformisti, è stato sottoscritto stamani (venerdì 3) a Roma per Alternativa Popolare dal presidente nazionale Angelino Alfano e dal vice coordinatore nazionale, Antonio Gentile, e per Il Coraggio di Cambiare l’Italia dal presidente nazionale Giuseppe Graziano. Un patto federativo che si fonda su programmi e obiettivi comuni e sul bisogno di rilanciare la partecipazione dal basso per un nuovo protagonismo democratico, basato sulla moderazione, sulla concertazione e sulla ricerca dell’eccellenza morale e tecnica.
Le forme di coordinamento e collaborazione politica tra i due soggetti politici si realizzeranno all’interno del Parlamento Europeo, della Camera dei Deputati, del Senato della Repubblica dei Consigli regionali e potranno realizzarsi anche nei Consigli provinciali e nei Comuni.
Un patto federativo che non rinuncerà all’identità di nessuno dei soggetti politici partecipanti, tant’è che sia Alternativa Popolare che Il Coraggio di Cambiare l’Italia continueranno a mantenere distinte le rispettive organizzazioni ed ogni forma di collaborazione mirata a concorrere alla rappresentanza nelle diverse istituzioni sarà determinata sulla base delle leggi elettorali in vigore e ai loro regolamenti.
Nel caso specifico delle prossime elezioni Politiche 2018 il Patto Federativo ha già assunto l’impegno a sostenere una significativa ed importante campagna elettorale, subito dopo la determinazione dei collegi elettorali.
Gentile e Graziano nei prossimi giorni terranno un incontro pubblico per illustrare un analogo patto per la Calabria, con obiettivi e programmi tesi ad affrontare in modo incisivo e concreto le emergenze della regione, dalla ZES alla sanità agli ospedali passando per le questioni aperte del turismo, dell’agricoltura e dell’emergenza occupazionale.
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