Interrogazione di Graziano: «Momento critico. Serve chiudere subito le procedure concorsuali aperte»
CATANZARO – Giovedì, 12 Novembre 2020 – «Emergenza sanitaria, la procedura di reclutamento di 40 operatori socio sanitari dalle graduatorie concorsuali dell’Asp di Vibo Valentia da destinare all’Azienda ospedaliera di Cosenza è sbagliata oltre che iniqua. In questo momento di massima criticità è necessario poter pescare da una platea molto più ampia per avere certezza che si abbiano numeri adeguati e personale ampiamente formato a sopperire le esigenze degli ospedali della Calabria. Ma soprattutto è opportuno che si chiudano le procedure concorsuali, proprio come quella degli OSS dell’Annunziata di Cosenza, ferme dal 2017».
È quanto ribadisce il Presidente del Gruppo UDC in Consiglio regionale, Giuseppe Graziano, che in merito alle procedure di reclutamento avviate dalla Direzione generale dell’Azienda Ospedaliera “Annunziata” di Cosenza ha già presentato una specifica interrogazione al presidente facente funzioni della Giunta regionale della Calabria, Nino Spirlì, per sapere «quali azioni si intendono porre in essere per avere contezza, puntualmente e con la necessaria celerità, direttamente dall’Azienda Ospedaliera di Cosenza sui i criteri discrezionali adottati dalla direzione generale nella scelta di attingere dalla graduatoria concorsuale OSS della Azienda sanitaria di Vibo Valentia; e quali azioni si intendono porre in essere per avere informazioni direttamente dall’Azienda ospedaliera di Cosenza sullo stato di attuazione del concorso per OSS nel 2017, affinché si possa avere certezza della sua conclusione in tempi brevissimi, in modo da avere con rapidità il personale necessario in questo frangente di emergenza».
«È una procedura completamente errata – ribadisce il capogruppo dell’UDC – quella avviata dalla Direzione generale dell’AO di Cosenza. Non solo perché va a pescare da una graduatoria extra competenze ma, inoltre, concede la discrezionalità ad accettare l’incarico, senza la pena di vedersi escludere dalle graduatorie in caso di diniego, a quanti già sussistono in un elenco di persone che potrebbero essere assunte all’interno di un’altra Azienda sanitaria che sicuramente ha altrettanti problemi nel dover gestire l’emergenza sanitaria in atto».
«A questo punto – aggiunge Graziano – ci sarebbe da chiedere al commissario dell’A.O. di Cosenza, Giuseppina Panizzoli, come mai non abbia completato le procedure concorsuali che sono ferme da tre anni per l’assunzione di nuovi OSS o perché, invece di inviare un telegramma ai non vincitori del Concorso dell’Asp di Vibo Valentia, non l’abbia fatto per i 1.045 candidati delle procedure concorsuali ancora aperte di Cosenza. Mistero».
«In questo momento così difficile per la nostra regione, imperversata da un’emergenza sanitaria che ci ha colti ancora una volta impreparati, servono professionisti che abbiano competenza, volontà e motivazioni a voler lavorare in ambienti altamente a rischio. E credo che queste non siano caratteristiche dimoranti in tutti coloro che hanno conseguito un titolo, a prescindere se siano o meno vincitori di un concorso». ©CMPAGENCY