File photo dated 03/10/14 of a doctor on a hospital ward, as the president of the Royal College of Surgeons has said that "large number" of hospitals are cancelling cancer operations this winter, revealing the extent of the NHS crisis.  PRESS ASSOCIATION Photo. Issue date: Sunday January 15, 2017. Clare Marx said cancer surgery was no longer protected in the health service and hospitals had been cancelling operations since the beginning of the year. See PA story HEALTH NHS. Photo credit should read: Peter Byrne/PA Wire

SIBARITIDE – Spoke, altri 40 posti in meno per Corigliano-Rossano

Graziano scrive a Oliverio: La Sibaritide è il territorio che sta pagando più di tutti. Ora basta!


CORIGLIANO-ROSSANO (Cs) – Venerdì, 5 Gennaio 2018 – Niente più Lungodegenza nello Spoke di Corigliano-Rossano. Il nuovo Atto aziendale prevede la sottrazione di ben 40 posti letto, tutti quelli destinati al post-acuzie, dai due ospedali dell’Area urbana. Che saranno le uniche realtà, ancora una volta, ad essere penalizzate nell’intero contesto dell’Asp di Cosenza. Di fatto, stando al nuovo piano di riorganizzazione varato dal Commissario straordinario, nella Sibaritide, che fonda la sua rete assistenziale solo sulle prestazioni offerte dalle strutture pubbliche, si accentuerà in modo spaventoso il già profondo deficit sanitario. Andiamo verso lo 0,91 posti letto ogni mille abitanti! 

L’ennesimo e fondato allarme sulle precarie condizioni della Sanità nel territorio ionico cosentino, ancora una volta, giunge dal presidente nazionale de Il Coraggio di Cambiare l’Italia, Giuseppe Graziano, che ha scritto al presidente della Giunta regionale, Mario Oliverio, per esprimere preoccupazione e perplessità sull’attuazione dell’Atto aziendale, dopo aver incontrato nei giorni scorsi alcuni dirigenti medici dello Spoke di Corigliano-Rossano.

Eliminare con un colpo di matita ben quaranta posti letto – dice Graziano – è un atto irresponsabile al quale ci opporremo con ogni mezzo lecito e, se necessario, innescando la giusta protesta civile dei cittadini. Lo Spoke Corigliano-Rossano, il più importante dei presidi sanitari pubblici presenti nell’intero territorio dell’Asp di Cosenza, considerata la totale assenza nella Sibaritide di strutture private o paritarie, non può rimanere privo della Lungodegenza e soprattutto non può registrare l’ennesimo decremento di posti ospedalieri, dal momento che – spiega il leader del CCI – già con il precedente Piano di rientro (quello varato nel 2015) non si era raggiunto il rapporto minimo popolazione-degenza previsto dai Lea. Il dato nazionale è emblematico se si considera che sul territorio italiano sono assegnati, tra sanità pubblica e privata, 5 posti letto ogni mille abitanti, di cui 4,4 dedicati all’attività per acuti. Nella Sibaritide, invece, vengono riconosciuti 1,2 posti letto ogni mille abitanti rispetto ai 8,6 posti letto di cui, invece, può godere il distretto ospedaliero Cosenza/Savuto. Cifre assurde, per un’area che si appresta ad ospitare la terza città della Calabria, che, nel caso in cui venisse applicato il nuovo Atto aziendale, saranno ulteriormente al ribasso con un vergognoso 0,91 posti letto per mille abitanti. Tutto questo mentre gli utenti di questa zona continuano ad emigrare, oggi anche per una semplice analisi di laboratorio, nelle diverse regioni italiane.

Nelle settimane scorse abbiamo denunciato tutto questo alla presenza del Ministro della Salute, oggi – precisa Grazianochiediamo con forza ad Oliverio di bloccare questo scempio in un territorio che più di tutti in Calabria ha sofferto e pagato i decenni di sperpero nella Sanità pubblica. Ecco allora, la necessità, non solo di restituire allo Spoke di Corigliano-Rossano i 40 posti letto per la lungodegenza ma anche di cercare di avviare da subito i lavori per la realizzazione certa del nuovo (non unico) ospedale della Sibaritide in contrada Insiti, con la contestuale riapertura degli ospedali di Trebisacce e Cariati. Solo così – conclude Grazianoil comprensorio ionico-cosentino vedrà riconosciuto il livello minimo di assistenza ospedaliera previsto su scala nazionale e da qui costruire una nuova ed efficiente rete sanitaria che faccia leva sulle tante professionalità mediche e paramediche che ad oggi non sono messe nelle migliori condizioni di operare©CMPAGENCY

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